Informazioni ai genitori PDF Stampa E-mail
Scritto da Ufficio Integrazione Scolastica   
Mercoledì 11 Novembre 2009 12:53

Informazioni ai genitori sulle modalità di assegnazione del sostegno scolastico da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale ( U.S.P., ex Provveditorato agli Studi ) e del Dirigente Scolastico della Scuola di appartenenza.

 

Verrà sinteticamente illustrato il percorso che porta all’assegnazione del “sostegno”, mettendo subito in chiaro che i “posti di sostegno” assegnati dal Ministero ad ogni Provincia sono ben lontani dal numero di posti richiesti dalle Istituzioni scolastiche. Ogni anno, sulla base dei rapporti di stato con il Ministero dell’Economia e della Finanze  e in linea con la legge finanziaria, viene assegnato a ciascuna provincia da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale un numero di posti, rispettando un parametro che tecnicamente corrisponde al rapporto 1:2, cioè 1 insegnante ogni 2 alunni. e riferito al numero di alunni e studenti con attestazione di handicap presenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado . E’ compito quindi dell’Ufficio Scolastico Provinciale (Provveditorato)  analizzare una ad una le richieste (ampiamente documentate e corredate delle certificazioni necessarie ) provenienti dalle singole scuole per valutare a sua volta quanti “posti” e/od “ore” di sostegno distribuire..

Nell’Ufficio Integrazione del Provveditorato si trova il Gruppo H Provinciale che, nei momenti opportuni ( cioè quando deve essere definito l’Organico Provinciale di Sostegno ) fa proprio questo lavoro.
Al Gruppo H vengono date specifiche e vincolanti indicazioni da parte del GLIP ( Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale, presieduto dall’Ispettore assegnato a questa provincia) in cui sono presenti le massime rappresentanze provinciali quali le ASL, gli Istituti dei Ciechi e dei Sordomuti, l’Amministrazione Provinciale,l’Amministrazione Comunale e i dirigenti dei  tre Centri Territoriali Misti ( della Valle del Serchio, della Versilia e di Lucca /Piana ). Nel corso di questi anni,  Il GLIP, tra i vari criteri,  ha indicato al Gruppo di lavoro H di favorire un recupero precoce della disabilità e quindi di utilizzare “coefficienti” che comportino maggiori assegnazioni nella scuola dell’infanzia e primaria, diminuendo gradatamente nelle secondarie di I° e II° grado.
Un altro criterio di maggiore assegnazione di ore è rivolto ai disabili sensoriali  ( ipovedenti e disturbati dell’udito) ed ovviamente ai disabili psicofisici più gravi.
Su queste basi, ed esaminando tutta la documentazione ( attestazione di handicap rilasciato dalla commissione collegiale della ASL e Diagnosi Funzionale rilasciata dal GOIM) e le richieste provenienti dai Dirigenti Scolastici, l’Ufficio H provinciale provvede ad assegnare un contingente di posti/ore di sostegno a ciascun Istituto Scolastico. Il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale (Provveditore), valuta  le proposte del Gruppo di lavoro provinciale,  le  presenta ai Sindacati e ratifica con un proprio Decreto l’organico provinciale di fatto sul sostegno.Tutta questa operazione avviene entro la metà di luglio di ogni anno .
E’ importante sottolineare che ilGruppo di lavoro H provinciale non assegna ore di  sostegno a ciascun alunno disabile, ma  con il proprio decreto consegna al Dirigente  di ogni scuola le cattedre ritenute adeguate ai casi presentati con regolare documentazione tenendo conto  delle risorse  di cui dispone, assegnate  come si è detto di anno in anno dall’ Ufficio Regionale. Sara’ il Dirigente scolastico a ripartire i posti e le ore di sostegno  ai singoli alunni certificati, sulla base delle indicazioni e proposte che a sua volta riceve dal Gruppo H del suo istituto.
A livello di ogni Istituzione scolastica,  dovrebbe funzionare il Gruppo H d’Istituto, (Art.15 comma 2 L.104/92) in cui sono presenti un rappresentante dei genitori, docenti, Capo Istituto, Docente referente per il Sostegno, Amministrazione Comunale, ASL. Il Gruppo H ha il compito di razionalizzare e migliorare il processo di integrazione scolastica degli alunni disabili di cui conosce i bisogni e le caratteristiche attraverso la distribuzione delle ore a ciascun bambino. Il Dirigente scolastico valuta le proposte e poi assegna in via definitiva le insegnanti di sostegno alle classi.
          Ovviamente, l’assegnazione di cattedre intere ai disabili vista e udito o alle patologie legate a sindromi autistiche o Down più gravi, comporterà poi di dover assegnare un minor numero di ore di sostegno agli altri.
Il  numero massimo di ore di sostegno assegnabile alla singola classe in cui è iscritto un alunno  disabile corrisponde all’orario di cattedra:
25 ore  nella scuola dell’infanzia
24 ore  nella scuola primaria
18  ore nella scuola secondaria di 1° grado (medie) e 2° grado (superiori)
Il docente di sostegno non è, come spesso si ritiene, assegnato al singolo alunno, ma alla classe in cui l’alunno è inserito, perché è nell’ambito della classe e con l’impegno di tutti i docenti che deve avvenire il processo di integrazione, di crescita e di apprendimento dell’alunno certificato.
Nella Scuola dell’Infanzia, nella Primaria e nella Scuola Secondaria  di 1° Grado le ore di sostegno assegnate sono sempre riferibili ad un solo docente di Sostegno. Nella Scuola Superiore il sostegno è invece riferibile a quattro Aree :1. SCIENTIFICA (AD01); 2. UMANISTICA (AD02); 3.TECNICA (AD03); 4. MOTORIA (AD04). Ne consegue che lo studente può avere anche due insegnanti di sostegno, su aree diverse .
Un problema importante per una efficace integrazione degli alunni disabili, ma anche per garantire il diritto allo studio della persona e del cittadino, è quello del “tempo scuola”, soprattutto per gli alunni più gravi e particolarmente problematici. Come si è visto, la presenza del sostegno copre soltanto una parte dell’orario scolastico giornaliero ( talvolta minima nei casi meno gravi ) e per il resto dell’orario si deve fare senza! Per i casi più gravi possono essere assegnate all’alunno disabile alcune ore settimanali di “Assistenza socio-educativa”: a questo provvedono i Comuni singolarmente od in consorzio, secondo gli Accordi di programma   sottoscritti tra Comune, Provincia , ASL.Nel caso di Lucca si occupa la gestione associata dei comuni di dare personale ANNFAS.
 Un altro importante aspetto che influisce sulla qualità dell’integrazione è quello della discontinuità nel rapporto docente di sostegno/alunno: non sempre si ha la fortuna di avere un insegnante che segue il bambino o la bambina  per tutti gli anni del suo percorso scolastico in quel grado di scuola.
E’ infatti accertato che il rapporto docente/alunno disabile si costruisce con difficoltà e in tempi più lunghi; diviene poi forte ed efficace sul piano del rapporto interpersonale, anche in chiave affettiva ed emozionale ed i frequenti cambiamenti non giovano di certo. I maggiori disagi inoltre sono da imputare non solo a questi cambiamenti continui da un anno all’altro ma ad un ripetuto avvicendarsi di insegnanti anche nello stesso anno, con ritardi di assegnazione per cui inizia la scuola senza che ci sia l’insegnante di sostegno.
Le modalità di nomina degli insegnanti però sono regolate dal CCNL ( contratto collettivo nazionale di lavoro) e dalle modalità di reclutamento del personale  e non si possono cambiare se non interviene un regolamento dall’alto, cioè dal Ministero della Pubblica Istruzione. I disagi che questi ritardi comportano non sono dovuti per la maggior parte dei casi  ad una inefficienza dell’Amministrazione scolastica- Provveditorato o Dirigenti scolastici-ma proprio ad un sistema di reclutamento ingessato e da rivedere.
Si rileva altresì la non adeguata professionalità di alcuni docenti di sostegno supplenti ( privi della necessaria specializzazione )  che per effetto delle modalità di nomina cui si accennava sopra non sono preparati al compito delicato di seguire alunni con disabilità.
Per questo il GLIP ha individuato  i tre CTM ( centri territoriali misti) per coordinare corsi di formazione e azioni di  supporto agli insegnanti non specializzati o nuovi di nomina,senza esperienza didattica.

L’Amministrazione scolastica ha poi  provveduto a qualificare in ogni Istituto alcuni Collaboratori scolastici (bidelli) che proprio per l’accoglienza e l’assistenza agli alunni disabili possono offrire un servizio più valido ed efficace.

 

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